mercoledì 29 agosto 2007


Sonetto XVII

Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

(Pablo Neruda)

4 commenti:

L. ha detto...

splendida...sarà che a Milano il cielo è tutto grigioe ho addosso una malincona pazzesca ma mi ha toccato e poi Pablo è un mito..mi sa che te la copio..smack!

Anonimo ha detto...

...wow! bellissima e dolcemente amara! bel post fede.. credo che dovrò rileggerla altre mille volte prima di capirla fino in fondo ma la sensazione della prima attenta lettura è stata leggermente destabilizzante.. kiss

Bruce Wayne ha detto...

Patch Adams. Stupenda! Ce l'ho salvata anche nel cellulare!

Anonimo ha detto...

Io amo Neruda!!! Grazie Fede!!!;p
-silvia-